Ecco i principali dati che emergono dalla survey del nostro network
L’incertezza economica legata alla guerra in Ucraina e in Israele, l’aumento del costo della vita e l’evoluzione della tecnologia in tutto il mondo sono stati i principali temi affrontati dalla media industry e dal settore della comunicazione durante il 2023. Mai come oggi l’espressione “mondo in rapido cambiamento” è così attuale.
Per ottenere una panoramica globale sulle principali tendenze, argomenti, sfide e opportunità che influenzano l’industria delle Relazioni Pubbliche, l’International Public Relations Network (IPRN) ha condotto una survey interna tra i suoi 50 membri, distribuiti in più di 30 Paesi in tutto il mondo e sui cinque continenti. L’Italia è stata rappresentata dalla nostra agenzia e da INC – Istituto Nazionale della Comunicazione.
Durante il periodo compreso tra dicembre e gennaio, sono stati raccolti dati e opinioni provenienti da un ampio spettro geografico e culturale, fornendo così un quadro completo delle sfide e delle opportunità affrontate dall’industria delle Relazioni Pubbliche in un contesto globale in continua evoluzione.
“A causa dell’incertezza economica e sociale, costruire fiducia e mantenere relazioni durature e di valore è più vitale che mai. Dobbiamo continuare ad investire in aree che contribuiscono al business dei nostri clienti, mentre costruiamo e sosteniamo il nostro – ha dichiarato Rodrigo Viana de Freitas, Presidente dell’IPRN. Ecco perché l’AI è così importante. Può essere uno strumento potente, specialmente in compiti di routine come il monitoraggio dei media e la gestione dei social media. È uno strumento che crea spazio e tempo nella gestione delle nostre attività quotidiane, liberando così i professionisti delle PR per concentrarsi su decisioni strategiche e pianificazione. Grazie ai nostri membri, ora abbiamo una visione più chiara delle sfide e delle opportunità che l’AI offre al mondo delle PR per il prossimo futuro” – ha concluso il manager.
Risultati principali:
· I membri di IPRN sono ottimisti riguardo al business nel 2024, con il 70% che indica una prospettiva di crescita e il 30% il mantenimento dell’attuale status quo.
· La maggioranza, ben l’83%, ha sottolineato che l’intelligenza artificiale è già parte del business, mentre solo il 17% ha dichiarato di non utilizzare alcuno strumento di intelligenza artificiale.
· Inoltre, con riferimento all’uso dell’intelligenza artificiale, gli intervistati hanno dichiarato di usarla principalmente per la creazione di contenuti (31%), la gestione dei social media (21%), il monitoraggio dei media (19%) e l’analisi dei dati (16%).
· Tra i principali benefici dell’AI, con riferimento alle attività di PR, gli intervistati indicano prioritariamente il miglioramento dell’efficienza (26%), il supporto alla ricerca (23%), la riduzione del carico di lavoro del personale (20%), il copywriting e la creatività (13%).
· Inoltre, l’83% degli intervistati ritiene che l’IA sia un’innovazione destinata a durare, mentre solo il 17% è incerto sul futuro dell’IA nelle PR.
· Le più importanti sfide dell’intelligenza artificiale nel settore delle pubbliche relazioni, tuttavia, sono le questioni relative alla proprietà intellettuale (26%), la verifica delle fake news (24%), la mancanza di fiducia nei social media e nei loro contenuti (14%) e l’eccesso di contenuti (13%).
· Tornando al sentiment sul business delle agenzie associate, il 22% considera la comunicazione strategica e la consulenza PR come le principali opportunità di crescita, seguiti (20%) dal crisis management; il 16% vede margini positivi nell’ambito dei social media e nella comunicazione digitale e il 10% nelle relazioni con i media.
· Le principali opportunità del settore industriale, secondo gli intervistati, risiedono nella tecnologia (19%), settore pubblico (17%), energia e utilities (16%), finanza (9%), salute e benessere (8%) ed ex-aequo immobiliare, viaggi e turismo e hospitality.
· Tra le principali aree in cui gli intervistati prevedono di investire nel 2024 figurano: formazione e fidelizzazione del personale (19%), misurazione e analisi (17%), tool di gestione e strumenti di proprietà per la comunicazione e il marketing (12%), creatività e produzione di contenuti multimediali (11%), tecnologia e produzione digitale (10%) e infine insight sui consumatori (7%).
“È motivo di grande orgoglio per noi far parte dell’International Public Relations Network (IPRN), dove la nostra esperienza professionale ci consente di offrire un contributo autorevole nell’analisi delle sfide che l’industria dei media dovrà affrontare nel corso del 2024. Come professionisti del settore, ci impegniamo a esplorare le tendenze emergenti, ad anticipare le necessità del mercato e a proporre soluzioni innovative che aiutino le aziende ad affrontare un mondo in continua evoluzione”, ha commentato il nostro CEO Simone Guzzardi.
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